Classic Loire Atlantique 2019, spunto vincente di Rudy Barbier

Rudy Barbier conquista la Classic Loire Atlantique 2019. Si decide in una volata ridotta una corsa incerta sino alla fine, con gli attaccanti ripresi in vista dell’ultimo chilometro, al termine di una corsa molto movimentata con continui cambi di ritmo e accelerazioni. Malgrado il grande lavoro dei suoi compagni della Groupama – FDJ, che hanno chiuso sugli attaccanti e compiuto l’ultima trenata in vista del traguardo, Marc Sarreau deve dunque accontentarsi del secondo posto dietro al corridore della Israel Cycling Academy, al primo successo con la sua nuova maglia. In terza posizione chiude invece uno dei fuggitivi appena ripresi Rory Townsend (Canyon dhb p/b Bloor Homes), che trova comunque le energie per resistere davanti con una disperata volata.

Dopo circa quindici chilometri trascorsi con i consueti tentativi, dal gruppo evadono in quattro. Alexis Guérin (Delko Marseille Provence), Rory Townsend (Canyon dhb p/b Bloor Homes), Gianni Marchand (Cibel) e Samuel Leroux (Natura4Ever-Roubaix Lille Métropole) colgono l’attimo giusto e il gruppo li lascia andare, concedendo loro un vantaggio fino a superare i sette minuti. A controllare la situazione sono soprattutto la Groupama-FDJ e la Direct Energie, con la Euskadi-Murias che non disdegna di dare qualche cambio alle due formazioni francesi.

Il vantaggio si stabilizza così per la fase centrale di una corsa che lungo le varie tornate mostra comunque tutta la sua durezza. Il cambio di ritmo avviene a circa 60 chilometri dalla conclusione, quando arriva davanti la Cofidis, che spezza così un gruppo ancora sino a quel momento molto nutrito. Davanti restano quindi appena una trentina di corridori all’inseguimento dei primi, che dieci chilometri più avanti hanno appena 2’35” di vantaggio su quel che resta del gruppo, ormai tirato dalla Ag2r La Mondiale.

Tagliati fuori, dietro sono gli uomini della Vital Concept – B&B Hotels a cercare di riportare sotto il secondo troncone, con una sorta di cronosquadre a distanza che sembra segnare la fine dei fuggitivi. Entrati negli ultimi 40 chilometri, con un ritardo ormai inferiore al minuto dalla testa della corsa, dal gruppo sono Alexandre Geniez (Ag2r La Mondiale), Bruno Armirail (Groupama-FDJ) e Julien Antomarchi (Natura4Ever-Roubaix) a provare ad anticipare i tempi. Questo terzetto rientra sulla testa della corsa dopo essere passati per la nona volta sul traguardo, mentre a quel punto alle loro spalle due tronconi si fondono, formando un gruppo di circa settanta unità.

La Direct Energie prova così ad organizzarsi per inseguire, mentre con la sequenza di salite che si ripete per la decima volta davanti restano solo Townsend, Marchand e Leroux con i tre contrattaccanti. A 18 chilometri dalla conclusione, il vantaggio sul gruppo che nel frattempo riesce a ricucire su altri tentativi di sortita è di 35 secondi, ma al suono della campana il margine è ancora lo stesso, malgrado arrivino anche gli uomini Androni – Sidermec a dar manforte nell’inseguimento.

Il distacco rimane sostanzialmente identico a dieci chilometri dalla conclusione, ma quando arriva davanti anche la St.Michel – Auber 93 finalmente il vantaggio diminuisce in maniera importante. Quando restano appena venti secondi da recuperare Kevin Le Cunff (St.Michel-Auber 93) ci prova da solo, riportandosi ad appena dieci secondi, ma la sua azione si esaurisce prima di arrivare sull’ultima salita, a cinque chilometri dalla conclusione. La corsa esplode così nuovamente, con Antomarchi che riesce a scrollarsi Geniez e Armirail, restando con i soli Townsend e Marchand, mentre dietro numerosi scatti riducono ulteriormente un gruppo già decimato.

A tre chilometri dalla conclusione restano ancora 15 secondi ai tre uomini di testa, ma le energie si fanno sempre più ridotte. Inoltre, non avendo più uomini davanti, la Groupama – FDJ prende in mano la situazione, riuscendo ad annullare il tentativo a 1500 metri dalla conclusione, prima di spezzare nuovamente il gruppo per il suo ritmo forsennato. Si arriva così a ranghi ridotti all’ultimo chilometro, con la formazione transalpina che prova a mettere in rampa di lancio il suo capitano Marc Sarreau. Il francese è considerato il grande favorito di giornata e sembra tutto apparecchiato per il suo lauto pasto, ma a spuntarla è invece il connazionale Rudy Barbier (Israel Cycling Academy), che relega l’uomo più atteso in seconda posizione. Da applausi invece Rory Townsend (Canyon dhb p/b Bloor Homes), capace comunque di conquistare il podio di giornata malgrado sia stato in fuga tutto il giorno, ripreso ad un passo dall’ultimo chilometro.

Ordine di Arrivo Classic Loire Atlantique 2019

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